La vita di Virginia Woolf attraverso i suoi diari

Ripercorriamo la vita di Virginia Woolf attraverso i suoi diari e i suoi segreti più reconditi

La vita di Virginia Woolf attraverso i suoi diari

«Che tipo di diario vorrei che fosse il mio? Un po' sfilacciato ma non sciatto, abbastanza elastico da accogliere qualunque cosa solenne, insignificante o bellissima mi passi per la testa»

A partire dal 2022, Bompiani ha cominciato a pubblicare i diari di Virginia Woolf, una raccolta edita e inedita di tutti i suoi scritti. Le pubblicazioni dovrebbero essere cinque in tutto: la prima è uscita già nel 2022, la seconda è stata distribuita a partire da Settembre 2023. Queste uscite sono un’occasione per noi per ricordare una delle più grandi scrittrici del nostro tempo, nonché forse una delle voci femministe più potenti del Novecento.

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Photo by Chris Lawton on Unsplash

Virginia Woolf, nata Stephen

Nata a Londra il 25 Gennaio del 1882, Virginia Woolf nata Stephen è in qualche modo figlia d’arte, perché suo padre, Sir Leslie Stephen, oltre a essere alpinista era anche storico, autore e critico molto noto in quel periodo. Crescendo in un contesto piuttosto acculturato, in una Londra che poteva offrirle un accesso all’istruzione anche grazie al lavoro di suo padre, Virginia Woolf riesce a garantire a se stessa un percorso di studi mirato all’accrescimento della sua cultura, anche in ambito letterario. Nonostante Londra sia una parte importante della sua formazione, però, i suoi ricordi migliori d’infanzia appartengono a St. Ives, località della Cornovaglia dove Virginia Woolf trascorre le estati fino al 1895. **Uno dei suoi romanzi, Gita al faro, è ambientato proprio in queste terre. **


Quando sua madre muore nel 1895, Virginia Woolf ha soltanto 13 anni. Due anni dopo morirà anche la sua sorellastra, Stella. Virginia è giovane, disperata e sofferente ed è proprio in questi anni che comincia a sperimentare i suoi primi esaurimenti nervosi. Fino al 1904, anno della morte di suo padre: il dolore di Virginia Woolf è tale da spingerla nel baratro, fino alla sua ospedalizzazione. Si vociferano anche storie di abusi sessuali ai danni suoi e di sua sorella, da parte dei loro fratellastri: quel che è certo è che sono momenti molto bui in cui la stessa Virginia fatica a trovare serenità. Ci riuscirà qualche anno dopo, quando entra nel circolo letterario Bloomsbury e si innamora dello scrittore Leonard Woolf, da cui prenderà il cognome dopo il matrimonio nel 1912.

Il trasferimento da Londra al Sussex

La relazione tra Virginia e Leonard cresce tra alti e bassi, il loro rapporto è spesso sbilanciato e Virginia Woolf si rivolge spesso a lui con epiteti poco piacevoli: nonostante questo, però, il loro legame sembra saldo e resistente e li porta a lasciare Londra per trasferirsi nel Sussex, alla ricerca di una città più tranquilla, a misura d’uomo, lontana dal caos e dallo stress delle metropoli. Insieme, Virginia e Leonard fondano la Hogarth Press, nel 1917, casa editrice che poi pubblicherà non solo le opere della stessa Virginia Woolf, ma anche di T. S. Eliot e altri autori molto attivi nei primi anni del Novecento.

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Nel 1922 Virginia si innamora della scrittrice Vita Sackville-West con cui intraprende una relazione amoroso piuttosto intensa, anche se non particolarmente duratura. La loro relazione si trasformerà poi in una forte amicizia che legherà le due scrittrici fino alla morte di Virginia Woolf nel 1941.

Negli anni tra il 1925 e il 1929, Virginia Woolf scrive le sue opere più importanti: Mrs Dalloway, Gita al Faro, Orlando e Una stanza tutta per sé. Sono anni per lei di forte sperimentazione, in cui ci si allontana dalla struttura tradizionale del romanzo per dare vita a un vero e proprio flusso di coscienza, incentrato maggiormente sugli aspetti psicologici dei protagonisti.

Virginia Woolf, storia di una donna triste e geniale

Sperimentale, controversa, impegnata: Virginia Woolf è una voce fuori dal coro, un’autrice difficile da comprendere e da digerire, la sua letteratura è profondamente libera ma allo stesso tempo troppo distante dalla società in cui prova disperatamente a inserirsi. Vera e propria pioniera del femminismo, Virginia Woolf crede fermamente nella libertà di espressione e di pensiero di tutte le donne e si impegnerà lungo tutta la sua vita per dare voce a chi non ne ha la forza o la possibilità - o addirittura il privilegio.


Non è facile essere Virginia Woolf in una società in cui nessuno vorrebbe che tu fossi Virginia Woolf: per questo motivo negli anni la sua depressione aumenta anziché diminuire e a nulla vale l’amore e l’affetto delle persone a lei care, a nulla vale la consapevolezza del suo genio creativo. Anzi, se possibile peggiora la sua condizione emotiva e psicologica: dopo aver completato la stesura del suo ultimo romanzo, Tra un atto e l’altro, Virginia Woolf si toglie la vita il 28 marzo del 1941, infilando il suo soprabito, riempiendo le tasche di sassi ed entrando nel fiume Ouse, a due passi da casa. Il suo corpo sarà ritrovato il 18 aprile: suo marito farà cremare il suo corpo e seppellirà **la sua urna sotto un olmo nel giardino di Monk’s House. **

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Ricordare Virginia Woolf è fondamentale ed è fondamentale farlo attraverso i suoi stessi scritti, i suoi stessi ricordi: nei diari di Virginia Woolf editi da Bompiani in cinque volumi la casa editrice proverà a percorrere insieme a noi - e noi con lei - trent’anni della sua vita, dal 1915 fino al 1941, l’anno della sua morte.

Ultimo aggiornamento: 06/11/2023

Luna Saracino

Lifestyle blogger